Tradizioni Montane

Le Erbe Spontanee di Perosa Argentina: tradizione, usi e proprietà

Data: 16/05/2025

Un viaggio nella biodiversità della Val Chisone, alla riscoperta delle tradizioni e di una connessione più profonda con la natura.

Articolo di Daria Piccotti di Narravolando

Le valli di Perosa Argentina, nel cuore della Val Chisone, non offrono solo panorami mozzafiato e sentieri per gli amanti del trekking, custodiscono anche un patrimonio prezioso di erbe spontanee, testimoni silenziosi di una biodiversità ricca e di un sapere popolare che affonda le radici nel tempo.

Riscoprire queste piante, imparare a riconoscerle e conoscerne gli usi tradizionali è un percorso di riconnessione con l’ambiente e con se stessi. È un invito a vivere la montagna con maggiore consapevolezza, abbracciando quella ricerca di autenticità che trova nutrimento nella valorizzazione delle risorse e delle culture locali.

Le Erbe Spontanee di Perosa Argentina: tradizione, usi e proprietà - Daria Piccotti
Foto di Daria Piccotti di Narravolando

6 erbe spontanee di Perosa e dintorni: usi tradizionali e proprietà

Le erbe spontanee locali erano e sono una risorsa fondamentale, protagoniste dei rimedi naturali e della cucina di montagna. Scopriamo alcune delle piante che possiamo incontrare passeggiando in zona.

1- Tarassaco (Taraxacum officinale)

Conosciuto come “dente di leone” o “piscialetto”, cresce libero nei prati e lungo i sentieri di campagna. Le foglie giovani venivano raccolte in primavera per insalate depurative, ricche di vitamine. La radice tostata era un surrogato del caffè nei tempi di magra.

Curiosità: il nome “piscialetto” deriva dalle sue note proprietà diuretiche.

2- Ortica (Urtica dioica)

Cresce rigogliosa nei terreni ricchi e ai margini dei boschi. Nonostante la fama urticante, una volta cotta diventa un ingrediente prezioso per zuppe, risotti e frittate primaverili, apprezzata per l’alto contenuto di ferro e minerali.

Tradizione: era considerata un ricostituente naturale dopo l’inverno.

3- Silene (Silene vulgaris)

Chiamata localmente “erba del cucco” o “sciopèt”, cresce nei prati e nei campi. I giovani germogli sono deliziosi semplicemente saltati in padella o come ripieno per torte salate e ravioli.

Curiosità: Il nome “sciopèt” (scoppietto) deriva dal gioco che facevano i bambini, schiacciando il calice a forma di palloncino per farlo scoppiare.

4- Piantaggine (Plantago major e Plantago lanceolata)

Comune lungo i sentieri e nei prati calpestati. Le foglie fresche, leggermente schiacciate, erano usate come rimedio tradizionale contro punture d’insetto, piccole ferite e irritazioni cutanee, grazie alle proprietà lenitive e cicatrizzanti.

Uso: Le foglie più tenere possono essere aggiunte crude alle insalate miste.

5- Achillea Millefoglie (Achillea millefolium)

Riconoscibile per le foglie finemente divise e le infiorescenze bianche o rosate, cresce nei pascoli assolati. Tradizionalmente usata in infuso per favorire la digestione e per le proprietà antiossidanti e antimicrobiche.

Leggenda: Si dice che Achille portasse con sé quest’erba per curare le ferite dei suoi soldati.

6- Borragine (Borago officinalis)

Caratterizzata da una diffusa peluria su fusto e foglie e da bellissimi fiori blu-viola a forma di stella. Le foglie giovani, previa cottura, sono un ingrediente tipico di ripieni per ravioli (famosi quelli liguri e piemontesi), torte salate, minestroni e frittate. I fiori sono edibili e usati per decorare i piatti.

Tradizione e Curiosità: nota come “erba della gioia” o “del coraggio”, si riteneva che allontanasse la malinconia. Le sue proprietà emollienti e sudorifere la rendevano utile contro tosse e febbre.

Le Erbe Spontanee di Perosa Argentina: tradizione, usi e proprietà Articolo di Daria Piccotti di Narravolando
Foto di Daria Piccotti di Narravolando

Custodi di un sapere prezioso

Queste conoscenze sono spesso custodite nella memoria di chi abita la valle da tante lune, sono mantenute vive dai produttori agricoli che ancora raccolgono e trasformano queste erbe e dagli appassionati che ne perpetuano l’uso.

Una finestra che dobbiamo tenere aperta su un mondo in cui l’uomo viveva in simbiosi con la natura circostante, conoscendone risorse e limiti.

Foto di Daria Piccotti di Narravolando
Foto di Daria Piccotti di Narravolando

Un invito alla scoperta responsabile

L’interesse crescente per le erbe spontanee è un segnale positivo di ritorno alla natura, ma richiede consapevolezza e rispetto. Ricordiamo sempre di:

  • Raccogliere solo ciò che conosciamo con assoluta certezza per evitare intossicazioni.
  • Scegliere luoghi lontani da fonti di inquinamento (strade trafficate, campi trattati).
  • Non sradicare mai le piante e raccogliere solo la quantità necessaria, lasciando che la specie possa continuare a prosperare.
  • Informarsi su eventuali normative locali che regolamentano la raccolta.

Partecipare a escursioni guidate da esperti botanici o erboristi locali è un ottimo modo per imparare in sicurezza e approfondire la conoscenza del territorio.

Foto di Daria Piccotti di Narravolando
Foto di Daria Piccotti di Narravolando

Un Patrimonio da Vivere e Tutelare

Le erbe spontanee di Perosa Argentina e delle sue valli sono molto più di semplici piante: sono un concentrato di biodiversità, cultura, storia e benessere. Riscoprirle significa valorizzare un patrimonio inestimabile, riconnettersi a un ritmo più umano e naturale, e vivere la montagna in modo più autentico e profondo.

Noi di ViviMontagna crediamo che la vera ricchezza sia nascosta in queste pratiche antiche, in questo dialogo silenzioso con la natura. Le valli di Perosa Argentina sono pronte a svelarvi i loro segreti.

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