Articolo e foto di Daria Piccotti di Narravolando
Le Valli Chisone e Germanasca sono un tesoro di storie visive, un invito a catturare l’essenza della montagna con uno sguardo che va in profondità.
In questo articolo, pensato appositamente per ViviMontagna, desidero condividere con voi alcuni consigli pratici, elaborati sulla base del mio metodo ®Narravolando della Fotoscrittura.
L’approccio di ViviMontagna al turismo esperienziale, che mira a creare connessioni autentiche con il territorio e tra le persone, risuona profondamente con la mia filosofia: la fotografia come strumento per narrare, scoprire e connettersi.
Prepariamoci quindi a esplorare queste valli meravigliose, trasformando ogni scatto in una narrazione visiva intenzionale e profonda.
Sviluppare lo sguardo fotografico: l’arte di vedere oltre il visibile
Per cogliere l’anima autentica di un luogo, come le Valli Chisone e Germanasca, il primo passo è allenare il nostro sguardo. Andiamo oltre l’immagine cartolina, in cui spesso si perde tridimensionalità e profondità, e cerchiamo attivamente i dettagli: le texture nascoste tra le rocce, i giochi di luce su un fiore selvatico, i disegni suggeriti da una corteccia, quegli elementi che raccontano una storia, se solo abbiamo occhi per sentirla.
Nel mio approccio con la Fotoscrittura, l’obiettivo è proprio scovare e narrare l’unicità, trasformando ogni elemento in un potenziale protagonista. Partendo da questa idea, alleniamoci ad osservare e chiederci quali storie racconti la realtà che ci circonda, sia essa un vecchio muro scrostato o un sentiero nell’ombra, o un esile fiore di campo sul ciglio della strada.
CONSIGLIO PRATICO: dedichiamo tempo all’osservazione prima di scattare, spesso le storie più belle si svelano nei particolari nascosti.
Lo scatto consapevole: il soggetto al centro della narrazione
Prima di scattare chiediamoci sempre quale sia il soggetto della nostra fotografia: che sia una persona, un animale, un dettaglio del paesaggio, rendiamo consapevole la scelta di cosa includere nella nostra narrazione visiva. A questo punto chiediamoci anche come e perché quel soggetto è importante per la nostra narrazione.
CONSIGLIO PRATICO: per far risaltare il soggetto, proviamo ad usare un’apertura di diaframma ampia per sfocare lo sfondo, oppure cerchiamo un punto di ripresa che ne sottolinei la relazione con l’ambiente, come un escursionista di fronte a un panorama vasto o un dettaglio architettonico che racconta una storia. L’intenzionalità è la chiave: ogni elemento deve contribuire al messaggio, rendendo il soggetto significativo.
Composizione creativa: guidare l’occhio con linee narrative efficaci
Una buona composizione trasforma una foto in una storia. Quando esploriamo un luogo alleniamoci a cercare le linee guida: un sentiero che serpeggia, il corso di un torrente, le diagonali dei crinali, un albero inclinato. Questi elementi guidano l’occhio, creano profondità e invitano alla scoperta.
CONSIGLIO PRATICO: sfruttiamo le linee che individuiamo nel paesaggio che ci circonda per costruire un percorso visivo che arricchisca la nostra narrazione. Sperimentiamo con la regola dei terzi per posizionare i punti di interesse, scegliamo angolazioni particolare per offrire un punto di vista soggettivo, infrangiamo le regole consapevolmente quando questo aiuta a rafforzare il nostro racconto.
Sfruttare la magia della luce: pennellate di emozione tra le vette
La luce in montagna è uno strumento complesso, imparare ad osservarla è cruciale perché diventi il nostro pennello.
In natura non abbiamo il controllo sulla luce come in studio, siamo noi a dover ascoltare ed osservare la realtà che ci circonda e trasformare situazioni di luce complessa nel punto di forza delle nostre foto.
CONSIGLIO PRATICO: sfruttiamo le ore d’oro (alba e tramonto) per una luce calda e ombre lunghe che esaltano le texture. Le giornate nuvolose di offrono invece una luce diffusa ideale per raccontare dettagli delicati e atmosfere eteree. Sperimentiamo con il controluce per silhouette suggestive e con i contrasti per aggiungere drammaticità. Osserviamo come la luce modella il paesaggio, può trasformare una scena ordinaria in uno scatto straordinario.
Questi consigli, nati dalla mia esperienza con il metodo ®Narravolando della Fotoscrittura , sono un invito a esplorare le Valli Chisone e Germanasca con uno sguardo curioso e creativo. È questa filosofia della fotografia – come strumento di scoperta, narrazione e profonda connessione con il territorio – il cuore della mia collaborazione con ViviMontagna. Condividiamo la passione per un turismo che sia esperienza autentica, capace di tessere legami veri con i luoghi e le persone che li animano.
Vi invitiamo quindi a tenere d’occhio le nostre proposte: abbiamo in programma nuove escursioni fotografiche per continuare a esplorare e raccontare insieme la bellezza di queste valli.
Unitevi a noi per scoprire e narrare, attraverso la magia della fotografia, le infinite storie che le Valli Chisone e Germanasca custodiscono.
